La presentazione più succosa e breve della storia della poesia. FIL ROUGE, filo rosso, 105 poete di diverse nazioni, religioni, età, tra le quali un poeta, che parlano di mestruazioni. Un tema già affrontato dal femminismo. La novità è che in questo libro c’è un’attenzione condivisa da parte di tutte al simbolico. In copertina, il melograno, la mela granata, che compare nel mito di Demetra e Persefone. Il frutto dell’albero di Era al centro del Giardino terrestre. Il frutto dal succo rosso sangue che nelle feste riservate alle donne segnava il passaggio della potenzialità creativa (generativa, non solo riproduttiva) da madre a figlia. Se vi è arrivato questo concetto potrei già concludere. La melagranata come simbolo del sangue vitale da madre a figlia in un’epoca in cui era viva la memoria dell’onnipotenza della Madre Terra (Da-Meter, Demetra). FIL ROUGE rinsalda il legame da madre a figlia, anche dove ne cita l’asprezza (è frutto aspro il melograno) e lo fa da 105 punti di vista diversi, rinsaldando nel contempo il legame con la terra. Leggetelo e meditate. Concludo accennando alle molteplici letture possibili di queste poesie a partire dalla lettura mitologica, quindi quella filosofica (in un unico frutto tanti semi, l’uno e il molteplice), poeticostoricaletteraria (le autrici di FIL ROUGE hanno lingue, stili, scuole, fonti diverse), esoterica (il femminile si riappropria della propria genealogia, N.B.: la riappropriazione della titolarità simbolica non ne preclude ad altri l’uso, ciascuna dona il proprio simbolico quando decide che è il momento di darlo, senza alcuna subalternità), terapeutica (la riappropriazione simbolica sgonfia il portato di dolore, condanna e colpa e muove nuove prospettive di cura, non solo medica), per tutto quanto detto sopra una lettura politica (che non ho bisogno di spiegarvi). Infine una lettura intragenerazionale: qui oggi al Sangue delle Donne porgiamo il rosso frutto della creatività femminile alle giovani poete, in loro rappresentanza Francesca Ferraro. Da parte delle poete di Fil Rouge alle poete del Sangue delle Donne, una copia del libro. (Antonella Barina) |