LA LINGUA CHE (NON) C'Č - FORMAZIONE TRASMISSIONE DEL LINGUAGGIO DI GENERE

Venezia, Sede dell’Ordine e del Sindacato Giornalisti, 12 maggio 2011 – Convegno ideato e curato da Antonella Barina in collaborazione con Daniela Zamburlin con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti e del Sindacato Giornalisti del Veneto

 
spirale - logo di Antonella Barina
 
locandina - programma
 

locandina del patto del linguaggio di genere

 
comunicato
 

LA

LINGUA
CHE
(NON)
C'E'
formazione e trasmissione del linguaggio di genere
 

icona

Il Patto per un linguaggio non sessista, vent’anni dopo
 

Il convegno, che cade nei vent’anni del Patto stipulato a Venezia nel 1991, è un momento di trasmissione e formazione sulla lingua di genere. Il linguaggio, strumento base della professione giornalistica, concorre a formare la realtà oltre che descriverla. Attualità della riflessione su questi temi, ospitata in ambito istituzionale.

 
ORE 9 inizio lavori
 

Interventi delle/dei rappresentanti istituzionali:
     Martina Zambon, Consigliera dell'Ordine dei Giornalisti del Veneto
Tiziana Agostini, Assessora alla Cittadinanza delle Donne del Comune di Venezia
Daniele Carlon, Segretario del Sindacato Giornalisti del Veneto
con immagini delle fotografe Etta Lisa Basaldella e Barbara Zanon

 

Patto per un linguaggio non sessista, fedeltà, relazioni, prospettive:
Maria Pia Colonnello (attrice)
Antonella Barina  (Ansa, Promotrice del Patto per un linguaggio non sessista)
Daniela Zamburlin (Condirettrice Nexus, già Gazzettino)
Maristella Tagliaferro (Direttora responsabile Città & Mobilità Venezia – Leggo)
Annamaria Zanetti (Ufficio Stampa Regione Veneto)
Giorgia Pollastri (Poeta, Presidente del Gruppo Poesia Comunità di Mestre)

 

ORE 10.45 pausa – Ore 11 ripresa lavori
Il linguaggio di genere nell’insegnamento e nelle istituzioni:
Gabriela Camozzi (Responsabile del Centro Donna del Comune di Venezia)
Giuliana Giusti (Docente di Linguistica, Università Ca’ Foscari di Venezia)
Anna Manao (Insegnante del Liceo Benedetti di Venezia)

 

Qualità/libertà di dire in relazione alla condizione lavorativa garantita/precaria:
Antonella Benanzato (TMnews, Consigliera nazionale Fnsi)
Chiara Roverotto (Giornale di Vicenza,  Cpo Fnsi, Fiduciaria Casagit)
Anita Menegozzo (Poeta)-Alessandro Cicutto (Musicista di Hang)

ORE 13: fine lavori

 
foto convegno
 
da sinistra:Simonetta Borrelli, Daniela Zamburlin, Antonella Benanzato, Tiziana Agostini e Antonella Barina.
Proiezione di ‘Le madri del mondo’ di Etta Lisa Basaldella
 
Per saperne di più sul Patto per l’utilizzo delle ‘Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana’ presenti in ‘Il sessismo nella lingua italiana’ di Alma Sabatini (ed.1987 e 1993) e per scaricare  “La lingua che non c’è? / Ogni parola vola” (Edizione dell’Autrice) sul patto e sulla relativa rassegna stampa d’epoca:http://www.autoeditoria.it/2011/LinguaItaliana/patto.html
 
Hanno parlato del convegno:
 

3 aprile 2011 Paese delle Donne
7 maggio 2011 Ufficio stampa Comune Venezia
7 maggio Giornalisti Calabria Anno II numero 133
10 maggio 2011 giornalisti veneti freelance
11 maggio 2011 ANSA
11 maggio 2011 Gazzettino
11 maggio 2011 LEGGO
14 maggio 2011 RE-FUSI
luglio-settembre 2011 NEXUS
maggio 2011 LABORATORIO Cavallino-Treporti

 
foto convegno

Maristella Ragliaferro e Antonella Benanzato. Proiezione ‘Wedding photo’ di Barbara Zanon

 

La notizia è apparsa inoltre in forme diverse tra gli altri su:
Provincia Venezia News
Pagine del Liceo Benedetti
Città di Venezia
Bollettino Centro Donna
Sistema bibliotecario urbano

 

QUELLE DEL PATTO – Il convegno ‘La lingua che (non) c’è – Formazione e trasmissione del linguaggio di genere’ fa seguito al brindisi del 13 gennaio scorso in Piazza San Marco, dove ho invitato giornaliste e poete a San Marco a festeggiare i vent’anni del Patto per un linguaggio non sessista stipulato a Venezia nel 1991 per una rappresentazione equa, pertinente e non pregiudizievole del femminile. L’intenzione è di rilanciare nuovamente il tema del linguaggio non sessista e ringraziamo fin d’ora quante rileveranno il testimone dopo di noi. Questa ulteriore tappa – dopo anche gli incontri del Lido e di Spinea su questo stesso tema –  ci consente di trasmettere oggi, sotto la sigla ‘Quelle del Patto’, le esperienze di trent’anni di lavoro all’interno dell’informazione ufficiale, anni difficili che ci hanno visto spesso sole e in prima linea a difendere la dignità della donna non meno che la dignità della nostra scrittura, anni nel corso dei quali siamo sempre rimaste fedeli a noi stesse. Per chi ha svolto in altri ambiti percorsi paralleli ai nostri riteniamo sia un’occasione di confronto reciproco. Per chi non ha finora praticato il linguaggio con consapevolezza di genere è un’occasione di formazione linguistica e storica. Il punto di riferimento restano le Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana di Alma Sabatini, qui arricchite da contributi nuovi e diversi. Il linguaggio, strumento base della professione giornalistica, concorre a formare la realtà oltre che descriverla. A vent’anni di distanza, sono felice di avere finalmente vicino sia le colleghe e amiche giornaliste che le colleghe e amiche poete. L’attualità della riflessione sul linguaggio per nostra condivisa iniziativa viene ospitata in quest’occasione nel giusto ambito istituzionale.
(Antonella Barina)

 

IL PATTO, RAGIONI E SVILUPPI - Il Patto per un linguaggio non sessista é stato sottoscritto a Venezia il 13 gennaio 1991 tra differenti categorie di donne: giornaliste, insegnanti, semiologhe, filosofe, lettrici. Il Patto é basato sulle Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana contenute nel libro Il sessismo nella lingua italiana scritto da Alma Sabatini in collaborazione con Marcella Mariani e pubblicato nel 1987 a Roma dalla Commissione Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questo testo traduce e sistematizza a livello istituzionale le istanze linguistiche maturate nell'ambito di una semiologia femminista in laboratori diversi come Effe e Quotidiano Donna. Il Patto é stato formalizzato nel corso di un incontro organizzato a Venezia, nell'ambito del Centro Donna, per il Coordinamento Giornaliste del Veneto da Antonella Barina (Ansa, Istar) in collaborazione con Margherita Mezan del Centro Documentazione Giornaliste Matilde Serao. In quell’occasione Barina avviò, assieme al Centro Internazionale Alma Sabatini, la raccolta di firme per la ristampa del libro di Sabatini e Mariani, nel frattempo divenuto introvabile e nel 1993 ne ottennero una nuova diffusione e promozione indicandolo come strumento formativo e informativo indispensabile per una comunicazione sessuata. Scopo del Patto é, nel rispetto delle regole grammaticali e della correttezza semantica, l’uso del linguaggio non discriminatorio come elemento che contribuisce a determinare un ordine informativo e a indicare valori. Nonostante alcune significative conquiste, la lingua usata quotidianamente non rispecchia i cambiamenti che la società ha compiuto negli ultimi cinquant’anni e continua a trasmettere una visione del mondo nella quale trova spazio il principio della marginalità sociale della donna.
(Daniela Zamburlin)

 

MATERIALI STORICI:

 

Il sessismo nella lingua italiana 1987
Patto linguistico tra giornaliste 1991
Evento – Convegno Nascita: gestione/gestazione di una notizia 1991
Ristampa del Sessismo nella lingua italiana ottenuta con raccolta firme del Patto 1993
Ricerca Attese e Disattese delle giornaliste venete 1995
La Lingua che non c’è – Ventennale del Patto 2011

 
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