Poesie per COCCI
 
 
 

La Mostra ‘Cocci’ è stata inaugurata alla Taverna al Baffo con un aperitivo tra pochi familiari e qualche amica. Le immagini esposte sono una selezione tratta da ‘Cocci – frammenti della storia segreta di Venezia’, trentesimo numero di Edizione dell’Autrice. Scopo della mostra è stato vedere come avrebbero agito da sé i simboli veneziani. Un’amica, Bruna, aveva con sé la poesia scritta poco prima dalla nipote Soraja, nove anni. La poesia è stata letta ed esposta. Questa di fatto è stata l’inaugurazione della mostra. Con la proroga della Mostra è partito l’invito a far pervenire o appendere sui quadri le proprie poesie. Altre se ne possono inviare a: edizionedellautrice@libero.it. Ecco la poesia di Soraja ed alcune delle poesie esposte.

 
*
SORAJA
La poesia
-

La poesia non è come le favole

che sono inventate al momento.

La poesia è lo specchio della felicità.

La poesia è la speranza.

La poesia è l’amore.

La poesia è la fantasia.

(26 gennaio 2010)

 
*
CARLA ELIGI
Cocci
-
Nascosti in terra molla

Da anni agli occhi persi

Al sole la corolla

Ora mostrano, dall’acqua tersi

Fiori di primavera

Tante pansè e viole

Fuochi d’artificio a sera

Un arcobaleno al sole

Di terra sono fatti, impastati

Con acqua, fuoco e colori

Nascondono messaggi andati

Riportandoci agli albori
 
*
CARLA ELIGI
Per ‘‘Cocci’’ di Antonella Barina
-

“Ascolta”. Con gli occhi, con il tatto

con la mente, e con conoscenza.

“Senti, essi parlano”


Rimasugli preziosi

Dal buio sonno risvegliati.

Al sole, esplosioni di colore


Frammenti d’intelligenza


Cocci!!!??

Guardati con amore, un universo.

 
*
 
ANITA MENEGOZZO
Cocci
-

Non ti fidare mai

di un mondo senza cocci

l’unica vera prova

che siamo ancora vivi

 

dove tu trovi cocci

passò qualcuno perso

dietro a un sogno

quel tanto da distrarre

da sé sue stesse mani

 

ci sono cocci

che dan senso al mondo

dentro e fuori di noi

cocci di cuore dignità ed onore

di idee culture slanci ed ideali

che pur sembrando vagamente uguali

sono le nostre impronte digitali

 

diffida e tieni d’occhio

colui che si presenta troppo intero

mai colpito da nulla

da niente mai sfiorato

mai spezzato abbastanza

mai nato veramente

 

solo cocci di uomo

degna di desiderio

saldali bene insieme

il tuo calore credi è il mastice più forte

 

e pure amore in fondo

deve infrangersi un poco contro il vero

per essere  fecondo

 

morale

noi siam cocci di noi stessi

preziosi anche se soli

ma quanto e tanto e più se tutti uniti

ad altri cocci meglio se diversi

 
*
 
ANGELO GUARRAIA
I ‘‘Cocci’’ di Antonella Barina
-

Cocci? No! Frammenti di storia.

Raccolti con l'amor del seno

della cui madre ti nutri ancora.

Piccoli segni d'una vita antica

cercati con amabile pazienza

e amorevolmente coccolati.

 
Fra tante bellissime testimonianze di rilievo

quasi banale il coccio istoriato

e l'interesse profuso e affettuoso.

L'amor che muove tanta attenzione

è di per sè già commovente

e nulla distoglie l'animo poetico

da tanta voglia di conoscenza

degl'avi antichi della tua città.

 
Sogni serena delle cose belle.

Sogni con il vezzo dell'innocenza.
 
*
 
AURORA PIANALTO
Ad Euridice
-

C'era un barcone lungo il fiume

Schivava le alghe della nostalgia

(il nostro pensiero solitario

tralasciava nella sua corrente

presenze affioranti non identificate)


Suonò una campana a lungo.

Era triste e metodico il suo lamento.

Istanbul ci apparve - villa di principi

bianca sulla sponda del Corno d'oro:

era proprio l'Oriente.

Eravamo incantati.

Una ragazza ci offrì noccioline tostate.


Era l'attimo di sospensione -

l'attimo delle coincidenze,

della magia,

in cui tutto è sincronico.


Ci voltammo:

era ancora ogni cosa

in armonia con l'altra.

Forse era il Paradiso.

 
*
 
PICCOLO INFINITO
Aurora Pianalto
-

Un piccolo infinito
spostato dagli angeli un po' di lato
smarrito dal suo creatore

dimenticato

incerto tra l'azzurro e il nero

cerca le sue stelle
i vuoti le particelle

e forse il suo giusto verso
perso ormai
nei moti obbligati dell'evoluzione

o forse in un palpito
sussulta verso il nulla.
 
*
 
SPERANZA NUOVA
Aurora Pianalto


L'esiguità della crosta terrestre
l'attività del magma
le traiettorie degli asteroidi:
sapevo tutto questo...

e quel giorno
sentii arrivare gli angeli.

Oggi sono questo punto
dello spazio - tempo,
essere umano in attesa
sulla sponda del fiume
dietro la chiesa dei Templari.

Musulmani e cristiani -
un indu con turbante turchese...
insieme qui, a guardare il fiume

su questa zolla di Terra
condivisa dall'umanità
nell'epoca nuova che arriva.

Limpida e verde
e piena di meraviglie
e benedetta
quest'acqua terrestre!

 
back
 
© 2009 COPYRIGHT AUTOEDITORIA, tutti i diritti riservati