Per la lettura, dopo aver concordato i testi da leggere e nonostante avessi spiegato che non sarebbe stato semplice proporre ‘Madre Marghera’ al Capannone del Petrolchimico, la mattina del 14 ottobre si insiste perché li cambi. La questione della lettura mia e di Ferruccio Brugnaro al Petrolchimico, mi si spiega, è arrivata “a Roma”. Davanti ai cancelli del Capannone, in Via Fratelli Bandiera, a Marghera, quando arriviamo, c’è un clima tesissimo. Le Rsu hanno dato mandato ai lavoratori di non essere presenti. In sala solo una ventina di persone, tra cui il poeta americano Jack Hirschmann e la poeta Anna Lombardo. Il Gazzettino dei giorni successivi riporta notizia della lettura, che ha comunque luogo, e dei problemi intercorsi.
Risposte agli organizzatori di ‘Ad Alta Voce’ (2004)
Vi invio le risposte. Sì, sono disponibile a parlare in radio o altro, ad esempio per e-mail. Secondo quanto mi avete comunicato, dovrei essere a Marghera il 15 ottobre al Vapore, il 14 ottobre al Petrolchimico sempre a Marghera e il 16 ottobre al Parco a Mestre. Per il resto avete tutto? Mi date conferma ricezione della foto? Siete riuscite ad aggiungere alla biografia: ''coautrice con Anna Lombardo di Nessun Alibi (2004), presentato in Centro e Sud America''?
CHE TESTI LEGGERAI?
A Marghera, al Petrolchimico, leggerò poesie sulla condizione dell'abitante da ''Madre Marghera'', scritte tra il 1967 e il 1997, forse oggi la gente è pronta ad ascoltarle. C'è una forte rimozione su questi temi, oltre che una forte censura. La condizione dell'abitante è molto delicata: pur non essendo a contatto diretto con il ciclo produttivo di fabbrica, ne subisce le conseguenze. Non mi riferisco solo alle conseguenze sulla salute, ma anche alla compromissione dei meccanismi di trasparenza sociale, all'inquinamento delle coscienze. Forse leggerò anche dalle raccolte che ho dedicato a Venezia e a Mestre: perchè anche la percezione frammentata del territorio è una malattia. Io sento il territorio nella sua interezza, e ho sempre sentito i danni al territorio come danneggiamenti personali. Poesia olistica, diciamo. Un po' diverso dall'idea di ''impegno civile'', che implica una distanza, un'intellettualizzazione, anche in fondo un più facile abbandono.
PERCHE' LI HAI SCELTI?
Credo che la poesia abbia una funzione terapeutica, oltre che politica. A Mestre invece con Anna parleremo della proposta poetica contenuta in ''Nessun Alibi'', che abbiamo presentato in centro e sud America prima che qui, perchè abbraccia temi molto ampi e perchè qui, qualche volta, si soffoca. Invece nell'incontro al Vapore di Marghera dipenderà un po' da cosa legge chi mi precede. Le poesie nascono dalla profondità di ciascuno, poi si realizzano nella comunicazione condivisa, che era poi anche lo scopo del percorso drammaturgico che abbiamo realizzato con la Scoletta dei Misteri, in diverse fasi, a Venezia negli anni novanta.
COSA PENSI DI QUESTO TIPO DI MANIFESTAZIONI?
Che sono ossigeno, che la turnazione delle opportunità di visibilità è un bene, che il rispetto dell'indipendenza di autori ed autrici è basilare, ancorchè raro. Penso anche che, a maggior ragione in un territorio come il nostro, questo tipo di manifestazioni dovrebbero essere più frequenti ed accompagnarsi anche ad iniziative editoriali che fissino quanto viene detto, che lo rendano fruibile nel dopo. Verba volant, anche se spesso colpiscono nel segno.
GRAZIE. ANTONELLA BARINA |